Programma punto 8
MOBILITA’ E TRASPORTI
La storica firma del Passante Metropolitano di Bologna avvenuta il 15 Aprile con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il governo della Regione e l’amministrazione comunale segna un punto di svolta fondamentale per lo sviluppo delle infrastrutture dell’area metropolitana.
Dopo tanti anni di parole e progetti è arrivato il momento di sbloccare i cantieri e sciogliere i nodi. Non parliamo solo del “Nodo Bologna” con l’ampliamento in sede della Tangenziale e del tratto urbano dell’A14. Parliamo dei nodi dell’area metropolitana, come la trasversale di Pianura, la Complanare Nord, il nodo di Casalecchio e il nodo di Rastignano. Opere di adduzione al sistema autostradale che miglioreranno le infrastrutture di tutto il nostro territorio. Ma non stiamo parlando solo dell’area metropolitana di Bologna: il capoluogo emiliano è prima di tutto il centro principale di snodo dell’intero paese. Lo sviluppo delle infrastrutture è fondamentale per incrementare la competitività territoriale: in quest’ottica è necessario prevedere al più presto un collegamento veloce in sede protetta fra Stazione Centrale – Fiera e Fico.
Il sistema dei trasporti deve però essere prima di tutto sostenibile. In una città in cui la gran parte dei cittadini svolge non più di 10 km al giorno è necessario rafforzare da un lato il Sistema Ferroviario Metropolitano, nel solco della “Cura del Ferro” portata avanti dalla Regione e dalla Città Metropolitana e, dall’altro, incentivare la ciclo-pedonalità, in particolare all’interno delle mura, con zone a 30 km/h. E’ però fondamentale evitare che si inasprisca ulteriormente il rapporto fra i vari utenti della strada, creando un sistema dei trasporti cittadino che faccia convivere insieme gli autisti, i ciclisti e i pedoni.
Il tema non è chiudere il centro alle auto, ma aprire la città ai cittadini (vedi accessibilità).
L’amministrazione di Virginio Merola ha compiuto un importante lavoro nella viabilità del centro storico: i T-days sono stati certamente uno dei successi più rivoluzionari di questo mandato.
Ora è fondamentale rafforzare il sistema radiale nelle vie limitrofe alla T, ipotizzando la creazione di parcheggi scambiatori e navette elettriche che accompagnino le categorie più deboli della società nelle vie principali del commercio del centro.
A questo riguardo è anche fondamentale rinsaldare un rapporto fra amministrazione e aziende di taxi, in questi anni troppe volte conflittuale, valutando il rafforzamento dei posteggi attigui a Piazza Maggiore, necessari per rendere il servizio efficiente e per non creare disguidi alla viabilità in particolare dell’ultimo tratto di Via Indipendenza e di via Ugo Bassi.
Le infrastrutture possono essere materiali e immateriali. Riguardo quest’ultime si tratta di portare la banda ultra-larga in tutto il territorio dell’area metropolitana, in particolare con le zone di montagna a più alta fragilità, per potenziare le infrastrutture immateriali e rimuovere le barriere del digital divide. L’accesso a internet non può essere un privilegio, è a tutti gli effetti un diritto fondamentale per tutti i cittadini.
- Smart parking
Come già sperimentato in alcune capitali europee, come Barcellona, possono essere attivati sistemi di smark-parking con delle App dedicate che consentono all’utente di registrarsi sul sito di Iperbole per accedere al centro cittadino ed essere portati, attraverso un sistemi di navigazione via smartphone al parcheggio disponibile più vicino. Sono sistemi di comunicazione innovativi (Internet Of Things) che consentono di far dialogare operatori diversi, come i gestori di parcheggio pubblici e privati, l’amministrazione comunale e gli utenti finali. In tal modo, si supero il vetusto strumento dei ‘gratta e sosta’ per il pass in zona ZTL che sottraggano ogni giorno risorse umane importanti per i gestori di parcheggio che sono costretti ad assistere i clienti per l’annullamento delle multe dovuti alla mancata o errata trascrizione della targa delle automobili. Si tratta di misure semplici e costo-zero, considerando che le risorse per sviluppare il sistema di smart parking possono essere reperite dai fondi europei e dai programmi di Climate Kick, considerando la riduzione del consumo di Co2 ed il miglioramento della salubrità dell’aria che deriva dal fatto che il cliente finale può trovare subito il parcheggio più vicino, senza dover girare inutilmente a vuoto.