La piattaforma UGO torna a Bologna
Le #piattaformedigitali stanno diventando sempre di più un’infrastruttura importante del nostro tessuto economico e sociale.
La pandemia sanitaria in corso ha “accelerato” considerevolmente questa dinamica di #transizionedigitale che era già presente in Italia ed in altri Paesi.
Ci sono tante nuove opportunità da cogliere, ma anche rischi dei quali bisogna essere consapevoli.
Soprattutto quando il servizio è rivolto ad un’utenza fragile, la qualità e la sicurezza del servizio per gli assistiti, il salario minimo equo e dignitoso per i lavoratori digitali, la formazione degli operatori, l’accessibilità e la #coprogettazione del servizio sono tutti elementi importanti per l’amministrazione comunale di Bologna, in una logica collaborativa e non meramente competitiva.
Le modalità di erogazione del servizio di accompagnamento anziani e disabili da parte di piattaforme come UGO interrogano il mondo del terzo settore ed il volontariato.
Per quanto riguarda il ruolo delle città, rinnovo la richiesta che avevo fatto informalmente qualche tempo fa alle responsabili della piattaforma Ugo, con le quali peraltro ho avuto un primo confronto utile e collaborativo: siete disponibili a firmare la #CartadiBologna sui lavoratori digitali nel contesto urbano?
Per un approfondimento rinvio all’articolo pubblicato oggi su Avvenire, scritto da Chiara Pazzaglia, con un mio contributo insieme ad interventi di Stefano Zamagni, Francesco Pegreffi e Michela Conti.
6 Marzo 2021