Diario della Festa
Cosa rimarrà di questa Festa dell’Unità 2012?
Prima che tutto venga rimesso negli scatoloni ad impolverare in soffitta insieme alle notizie dei giornali del giorno prima, credo che sia utile fare un ragionamento a commento di quello che abbiamo visto e vissuto in oltre 26 intensi giorni. Partiamo da qualche numero. I profeti dell’anti-politica ci avevano avvertiti con le loro profezie: ‘Vedrete che quest’anno non verrà nessuno.. I partiti tradizionali sono morti.. Siamo nell’era della democrazia diretta che elimina tutti i corpi intermedi..‘
‘A un Dio senza fiato, non credere mai‘ diceva Fabrizio De Andrè. Con oltre 120 mila presenze, la Festa ha registrato un aumento della partecipazione. Ma ci sono due dati da non sottovalutare: il primo è che, a causa della crisi, le persone hanno dovuto fare i conti con le proprie tasche e questo spiega il calo degli introiti totali a fronte dell’aumento delle presenze; la seconda, è che la gente quest’anno alla Festa non c’è venuta solo una volta. C’è tornata più e più volte. Perché c’era tanto da ascoltare (oltre 160 dibattiti), da vedere (spettacoli, balletti e tanti eventi culturali), da gustare (tra ristoranti tradizionali e cucine etniche di tutto il mondo).
La seconda profezia era: ‘Se farete troppe innovazioni, non farete altro che disorientare la nostra gente‘. Non mi pare. Siamo quello che facciamo. L’avevamo detto prima (https://www.marcolombardo.eu/la-sfiducia-nei-partiti-e-la-nuova-festa/), l’abbiamo fatto poi (Il PD che cambia). Giudicheranno gli elettori. Certo, rimane da chiedersi però sulla base di cosa potranno giudicarci i cittadini. Se sulla base di quello che hanno visto o sulla base di quello che hanno letto. Ognuno fa il suo mestiere; è giusto che sia così. Per questo, solo per dovere di cronaca, credo sia opportuno (ri-)mettere qualche puntino sulle i.
Per alcuni è stata la ‘festa della polemica sui volontari a pagamento‘. Per me, è stata la Festa della generosità dei volontari che hanno saputo mescolarsi ed aprirsi (gratuitamente) alle associazioni.
Per alcuni è stata la ‘festa della querelle sul web e del linguaggio aggressivo sulla Rete’. Per me è stata la Festa che ha acceso il circolo online (Inaugurazione del Circolo online), ha fatto proposte sull’Agenda digitale, ha innovato attraverso la politica 2.0.
Per alcuni è stata la solita ‘sagra locale del panino con la salsiccia’. Per me è stata la Festa più internazionale di sempre, con il weekend delle delegazioni europee per costruire (dal basso) gli Stati Uniti d’Europa (Costruiamo un’altra Europa), i dibattiti sulla crisi dell’Europa attuale, la visita di Schulz, in respiro ideale ampio che è andato dal Tibet all’Africa.
Per alcuni è stata la ‘festa delle primarie tra Renzi e Bersani‘. Per me, è stata la Festa delle Primarie tematiche.
Per alcuni è stata la ‘festa degli sprechi e del consumo‘. Per me, è stata la Festa del risparmio energetico, dello spreco zero all’Osteria del sindaco e del last minute market.
Per alcuni è stata la ‘festa della contestazione con il lancio del riso alla Bindi‘. Per me, se anche alle associazioni LGBT non fosse mancato un pò più di coraggio, sarebbe potuta essere la Festa in cui si chiedeva finalmente ai cittadini come la pensano davvero sui diritti delle unioni civili e sui matrimoni gay.
Per alcuni è stata la ‘festa senza nemmeno i fuochi‘. Per me è stata la Festa dove il costo dei fuochi non è andato in fumo, ma servirà per la ricostruzione del terremoto.
Per alcuni è stata la ‘festa dei troppi big a fare passerella’. Per me è stata la Festa di Maurizio che ha raccolto il caloroso affetto di tutti i cittadini che hanno gremito la Sala Dibattiti Centrale nella serata in suo onore. E di Fabio che ci ha lasciato prima che si spegnessero le ultime luci e si chiudesse il sipario..
Insomma, si può dire e scrivere di tutto. Ma non si può dire che non sia stata una ‘Festa utile‘, aperta al confronto e partecipata che ha saputo coniugare il rinnovamento con il suo cuore antico. Un cuore di generosità per un sogno collettivo di solidarietà e giustizia sociale al quale dovremmo dire tutti ‘grazie‘. (Guarda il video I volontari della Festa)
Ma si sa che oggi la buona notizia non può fare notizia..
All’anno prossimo!
18 Settembre 2012