Bologna Futura
A volte, più che avere le risposte pronte è importante sapersi porre le domande giuste.
L’avevo detto pubblicamente qualche giorno fa su radio e giornali locali, ma sono costretto a ripeterlo oggi con ancora più forza dopo i risultati delle ultime elezioni amministrative. Con un tasso di astensionismo così alto, tutte le città sono politicamente contendibili. Anche Bologna. Per questo occorre cambiare rapidamente il senso di marcia e procedere con umiltà, senso di responsabilità e coraggio.
Umiltà perché bisogna lavorare a testa bassa per il bene della propria comunità, senza l’arroganza e la presunzione di chi pensa di avere già la vittoria in tasca.
Senso di responsabilità perchè il fronte democratico perde dove si presenta diviso, frammentato, disunito.
Coraggio perché si deve provare a ribaltare il piano inclinato del dibattito pubblico locale che a volte riesce a toccare insuperabili vette di surrealismo.
Nei limiti delle mie capacità è quello che ho provato a fare con questo articolo:
‘Bologna Futura’ pubblicato su IdemLab.org
‘Basta investire nei giusti eredi anziché nei professionisti della conservazione per cogliere le potenzialità di un modello di comunità dell’innovazione sociale per tutta l’Europa.
Non rassegniamoci all’idea che il perimetro del futuro della Città Metropolitana possa essere confinato alla realizzazione di un trenino sopraelevato o sull’utilità/inutilità di un Passante autostradale (…).
Vincere per fare cosa? Questa è la domanda giusta per ribaltare il piano del confronto, stimolando le migliori risorse della Città per provare a volare un po’ più in alto. Vincere per fare cosa? Questa è la domanda che merita una risposta. Se lo merita Bologna. Se lo meritano i bolognesi’ (…)
segue la lettura su www.idemlab.org
15 Giugno 2015