Dal Trentino verso bio-logna: canederli e strudel con umarell di contorno
Marco cucina con Susy Chiavelli
30 maggio, ore 20:00
Casa di Marco Lombardo
Bio-logna chiama Trentino
E dopo un lungo peregrinare nel centro sud, l’ultima delle nostre cene con Marco riparte dal profondo Nord, il trentino.
Non sono pochi gli scambi con quelle terre e Bologna, molti studenti poi rimangono nella nostra città e le Dolomiti rientrano nell’immaginario collettivo bolognese di vacanze invernali ed estive.
Insomma anche qui ci si contamina parecchio e molti dei tipici prodotti trentini sono ormai conosciutissimi in città, dai canederli, allo speck, al puzzone di Moena, alle mele.
Il piatto principe della cena di stasera sono i canederli, queste mitologiche palle che cambiano il loro sapore e colore a seconda degli ingredienti utilizzati, bianchi e rossi con speck, rosa con le rape rosse, verdi con gli spinaci, e le varianti sono davvero tantissime.
Quale è la storia di questo piatto?
Una tra le diverse fonti racconta che..
“Accadde che un giorno un gruppo di Lanzichenecchi saccheggiatori arrivarono in questo maso ed il comandante pretese di mangiare, altrimenti i suoi soldati avrebbero appiccato il fuoco alla casa e al maso. La contadina era a casa da sola con le sue ragazze, ma senza spaventarsi si mise al lavoro. Ordinò alle ragazze di radunare tutto quello che c’era in casa da mangiare. Alla fine, sul tavolo c’erano del pane vecchio, delle cipolle, alcune uova, un po’ di speck e un po’ di farina. La contadina ordinò di tagliare il pane in piccoli pezzetti e di andare a pendere un po’ di erbette dal giardino e di tagliarle fine fine. Poi amalgamarono tutto in un’unica pasta, aggiunsero il sale, formarono delle palle e le buttarono nell’acqua bollente salata. Decisa, la contadina servì ai Lanzichenecchi affamati le scodelle piene di queste palle. Piacquero loro così tanto e li saziarono talmente, che dopo mangiato caddero in sonno profondo. “Queste palle di cannone stenderebbero anche l’uomo più arrabbiato” disse il comandante meravigliato, dando all’astuta contadina un paio di monete d’oro come ricompensa, prima di congedarsi con le sue truppe. Da quel giorno la marcia trionfale dei canederli non si è ancora arrestata….”
Ricetta per 8 canederli:
300g di pane bianco vecchio
100g di speck affumicato
mezza cipolla tagliata sottile
1 cucchiaio da minestra di burro
2 uova
¼ l di latte
2 cucchiai da minestra di farina
2 cucchiai da minestra di prezzemolo tritato
sale
Preparazione dei canederli
Tagliare il pane a cubetti piccoli e metteteli in una scodella. Tagliare lo speck a pezzi molto piccoli ed unirli al pane. Far rosolare le cipolle nel burro. Diluire le uova con una parte del latte, aggiungere il sale e il prezzemolo e versare il tutto sopra il pane. Lasciare riposare il composto per mezz’ora. In seguito aggiungere la farina il sale e le cipolle e, in caso di necessità, ancora latte. Formare le palle con le mani bagnate e lasciare cuocere in acqua bollente salata (o meglio in brodo) per 15 minuti circa.